Cristina di Belgioioso, nata Cristina Trivulzio di Belgiojoso in Italia il 28 giugno 1808 e morta a Milano il 5 luglio 1871, era una nobildonna italiana molto influente nel XIX secolo.
Cristina di Belgioioso nacque in una famiglia aristocratica milanese e crebbe in un ambiente colto e intellettuale. Sin da giovane si dimostrò una donna di grande intelligenza e determinazione. Durante la sua vita, si impegnò attivamente nella politica, nel giornalismo e nelle cause sociali, diventando una figura di spicco nel panorama italiano dell'epoca.
Nel 1831, si trasferì a Parigi, dove divenne una delle principali sostenitrici della causa italiana per l'indipendenza e l'unificazione. Fondò un giornale, "Il Politecnico", e scrisse numerosi articoli in difesa dei diritti delle donne e delle questioni sociali.
Cristina di Belgioioso organizzò anche un ospedale per i soldati italiani feriti durante la guerra di Crimea e si batté per il riconoscimento dell'unità italiana presso le istituzioni internazionali. Inoltre, fu una fervente sostenitrice dei movimenti risorgimentali e si schierò a fianco di importanti figure del periodo, come Giuseppe Mazzini e Giuseppe Garibaldi.
Dopo la morte di suo figlio nel 1850, Cristina di Belgioioso tornò in Italia e trascorse gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla scrittura e all'attivismo politico. Morì a Milano nel 1871, lasciando un importante lascito nella storia dell'unità italiana e nella lotta per i diritti delle donne.
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